Un pittore può sentire benissimo la necessità di trovare ‘forme nuove’ al suo ‘linguaggio’ a condizione che abbia di mira soltanto lo sforzo di migliorare il suo stile, la sua tecnica, la sua capacità interpretativa. E Mario Jannucci vi riesce e lo dà a vedere. Dal figurativo iniziale, compìto e preciso, egli giunge ad una concezione nuova dell’immagine purificando di volta in volta i toni cromatici, acquistando sempre maggior sicurezza nel segno e maggior padronanza dello spazio. Alla fine le immagini risultano più concettuali e più consone alla mentalità contemporanea sulle concezione dell’arte, e rivelano nell’artista sempre maggior ricchezza di doti e di capacità.

Lino Lazzari